A H-CAMPUS 321 GIORNI DI CANTIERE E UN IMPIEGO MEDIO DI 250 PERSONE: PROMESSA MANTENUTA NONOSTANTE LE GRANDI DIFFICOLTA’ DEL LOCKDOWN
IL PRESIDENTE DIEGO CARRON “OPERE COME QUESTA MI RENDONO ORGOGLIOSO DELL’AZIENDA CHE RAPPRESENTO. GRAZIE A CHI HA CREDUTO IN NOI E ALLA NOSTRA SQUADRA CHE CI HA MESSO CUORE E ANIMA, OGNI GIORNO”
San Zenone (Treviso), 7 settembre 2020 – Per lo straordinario polo internazionale H-Campus a Cà Tron di Roncade inaugurato oggi, il Gruppo Carron Costruzioni Generali, a cui sono stati affidati i lavori di realizzazione, registra 321 giorni di attività in cantiere e un impiego medio annuo di 250 persone, con punte di 350 nei periodi più intensi. Numeri importanti che acquistano ancora più valore se calati nel contesto economico e sociale in cui si sono verificati: un 2020 imprevisto e imprevedibile che ha di fatto travolto tutto e tutti, durante il quale l’azienda veneta è riuscita a mantenere la promessa permettendo l’imminente ingresso in aula degli studenti.
"Sono opere come queste, realizzate in tempi così rapidi, che mi rendono soddisfatto e orgoglioso dell’impresa che rappresento” spiega Diego Carron, Presidente del Gruppo “Una sfida che non era facile, fin dall’inizio, nel pre-Covid. Averla portata a termine in soli nove mesi, dopo due mesi di lockdown e durante una ripartenza così pesante, ha qualcosa di incredibile. Sono davvero fiero di essere a capo di questa azienda che è un’azienda familiare. Voglio ringraziare tutti i fornitori che hanno creduto in noi, lo staff tecnico capitanato dal General Manager Stefano Zilio con il project manager Nicola Battocchio e i tre site manager Andrea Guolo, Stefano Brigo, Cristiano Casarin e tutti i nostri ragazzi che ci hanno messo davvero cuore e anima per realizzare l’opera. Un grazie infine a mio padre, che mi ha insegnato come traguardi così si possano raggiungere solo con costanza, tenacia e perseveranza"
Grande quindi la soddisfazione per aver portato a termine la realizzazione di tutti gli edifici oggi inaugurati, per un totale di circa 24 mila metri quadrati. Ripercorrendo la vita del cantiere, la pandemia da Covid e il conseguente prolungato lockdown hanno inevitabilmente avuto delle ricadute importanti sulla gestione: tra le operazioni messe in atto ad esempio una riorganizzazione degli apprestamenti del cantiere in funzione dei nuovi dispositivi normativi oltre che un aumento dei controlli sugli ingressi e sull’utilizzo dei specifici DPI. Procedure e oneri di gestione nuovi a cui il Gruppo ha saputo far fronte confermando la grande esperienza, e serietà, ma anche la grandissima attenzione verso il capitale umano impiegato.
Un tratto etico questo che distingue da sempre l’operato dell’azienda Carron, a forte matrice familiare, e in qualsiasi progetto.